Quando Enzio Julitta incominciò a far conoscere la sua attività di scrittore, aveva già iniziato la raccolta di oggetti e cose che riguardavano la vita, le attività casalinghe, rurali ed artigianali della vecchia Oleggio.
Gli oggetti raccolti, uniti a quelli che già esistevano nella sua casa, formarono una interessante e consistente raccolta.
Oltre a questa raccolta Julitta si occupò vivamente del dialetto oleggese. In alcuni quaderni scrisse i vocaboli, le espressioni, i proverbi e … usati in tempo ormai lontano.
Dopo la morte di Julitta tutto questo materiale passò a Rina Palestrini, sua fidanzata”.
Così in alcuni appunti manoscritti e non firmati, ma datati 1978, sono tracciate le “origini del Museo Oleggese”;