AMBIENTE - RADON

Data di pubblicazione:
16 Gennaio 2023
AMBIENTE - RADON

RADON 
Oleggio in area di attenzione, Bellinzago in area prioritaria ad esposizione media. 
Il 12 gennaio è stata pubblicata su BUR della Regione Piemonte, il nuovo documento che mappa e delinea le aree di rischio in regione Piemonte.

COSA È IL RADON?
Il radon è un gas radioattivo di origine naturale, inodore, incolore e insapore; tutte caratteristiche che non lo rendono percepibile dai nostri sensi e perciò difficile da individuare e da quantificarne la presenza. L’isotopo radon (Rn-222) è uno dei prodotti radioattivi della serie di decadimento dell’uranio-238 e la sua caratteristica è di essere l’unico elemento in forma gassosa di questa serie. Il radon può dunque, a differenza degli altri elementi solidi, essere sprigionato dalle rocce, diffondere nel terreno ed essere quindi inalato negli ambienti di vita. Le rocce che hanno un maggiore contenuto d’uranio/radio (tufi, granito e porfido) possono emanare maggiori quantità di radon. Nel caso di rocce permeabili o fratturate il radon può essere trasportato da correnti d’aria o dall’acqua sorgiva o piovana infiltrata. Più il sottosuolo è permeabile (detriti), più è facile che il radon riesca ad arrivare fino in superficie.
Se i suddetti tipi di rocce sono usati come materiali da costruzione, possono egualmente emettere radon. Si dovrebbe quindi evitare di impiegarli all’interno degli edifici.

DOVE SI TROVA IN CASA?
Il radon si trova principalmente nei locali, specie quelli a diretto contatto con il suolo, come cantine, scantinati, taverne, garage, perché il terreno è la fonte principale in cui questo gas abita, con possibilità tuttavia di arrivare ad irradiarsi anche negli ambienti dei piani più alti.

QUALI RISCHI COMPORTA?
Il pericolo maggiore del gas radon è correlato all’inalazione: inspirato in quantitativi in eccesso e per periodi prolungati, può infatti provocare seri danni alla salute, in particolare ai polmoni, qualificandosi come seconda causa di rischio per l’insorgenza di un tumore, dopo il fumo (questo significa che i fumatori che vivono a contatto con il radon corrono un rischio in più di malattia)

COME DIFENDERSI?
Oltre a precauzioni strutturali, che possono essere intraprese in fase di nuove costruzioni, la buona notizia è che il Radon è estremamente volatile, quindi si disperde rapidamente e facilmente nell'aria. Pertanto una buona areazione quotidiana delle abitazioni ed edifici pubblici/privati, soprattutto se posti a piano terra, è utile non solo a disperdere microorganismi patogeni ma anche questo fastidioso abitante gassoso dei piani bassi delle nostre case.
ARPA Piemonte mette a disposizione la possibilità di noleggiare dosimetri per verificare la quantità di Radon nell'aria (valutazione che dura qualche mese per essere affidabile).

E ADESSO COSA FACCIAMO?
Il nostro Comune è in area di attenzione, non vi sono pertanto obblighi particolari come invece avrà il vicino comune di Bellinzago (misurazione dei valori negli edifici pubblici e informazione della popolazione), ma mettere in pratica le basilari norme di buon senso e buona igiene domestica di arieggiare casa 10 minuti tutti i giorni è sicuramente un buon inizio per evitare le conseguenze da accumulo di Radon che potrebbero esserci nelle nostre case.

 

Per saperne di più
https://www.arpa.piemonte.it/news/pubblicata-la-nuova-mappa-del-radon-in-piemonte 

E’ stato pubblicato oggi, 12 gennaio 2023, sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte il provvedimento con il quale è stata ufficializzata la nuova mappatura del radon in Piemonte che, tra l’altro, consente di individuare le aree prioritarie radon. Le aree prioritarie sono aree del territorio regionale potenzialmente più critiche per l’esposizione a gas radon, dove si stima che venga superato il livello di riferimento di concentrazione media annua di radon in un numero significativo di edifici.

medie radon

E' un importante aggiornamento tecnico-scientifico della mappa radon del Piemonte, già pubblicata in una prima versione nel 2009, con l’adeguamento alle indicazioni della più recente normativa (D. Lgs. 101/2020). Il Piemonte diventa, così, la prima regione italiana ad aver adottato ufficialmente una mappatura del radon che, sviluppata utilizzando le più avanzate conoscenze scientifiche disponibili, rispetta i più moderni ed elevati standard radioprotezionistici stabiliti dalle normative nazionali ed internazionali.

Grazie ad essa si fornisce inoltre ai Comuni un importante strumento conoscitivo e di prevenzione. In particolare, per i 37 Comuni individuati come aree prioritarie sono estesi alcuni obblighi di legge riguardanti il monitoraggio dei luoghi di lavoro e verranno promosse dalla Regione, con il supporto tecnico-scientifico di Arpa Piemonte, attività di approfondimento sul patrimonio edilizio pubblico e di informazione alla popolazione.

 

Obblighi di prevenzione del rischio Radon (D Lgs 101/2020)

Obblighi del Datore di Lavoro:

  1. Nei luoghi di lavoro, indicati all’articolo 16, il Datore di Lavoro è tenuto a completare le misurazioni della concentrazione media annua di attività di radon in aria.
  2. Nel caso in cui la concentrazione media annua di attività del Radon non superi il livello di riferimento indicato nell’art. 12, il Datore di Lavoro deve elaborare e conservare, per otto anni, un documento contenente l’esito delle misurazioni e delle misure correttive attuabili. (Tale documento costituisce parte integrante del documento di valutazione del rischio.)
    Il Datore di Lavoro ripete le misurazioni ogni otto anni, o ogni qualvolta si effettuano interventi che comportano lavori strutturali.
  3. Nel caso in cui la concentrazione media annua di attività di Radon in aria supera il livello di riferimento, il Datore di lavoro deve adottare misure correttive per ridurre la concentrazione al livello più basso ottenibile. Queste misure devono essere completate entro 2 anni dal rilascio della relazione tecnica. Il Datore di Lavoro deve garantire il mantenimento nel tempo delle misure correttive e ripetere le misurazioni con cadenza quadriennale.
  4. Nel caso in cui, nonostante l’adozione delle misure correttive, la concentrazione media annua di Radon resti superiore al livello di riferimento, il Datore di Lavoro, avvalendosi dell’esperto di radioprotezione, effettua la valutazione delle dosi efficaci annue. I risultati delle valutazioni devono essere conservati per un periodo non inferiore a 10 anni.

Il Datore di Lavoro effettua le misurazioni della concentrazione media annua di attività di Radon in aria avvalendosi dei servizi di dosimetria riconosciuti all’art. 155, con rilascio di una relazione tecnica.

 

 

Ultimo aggiornamento

Mercoledi 18 Gennaio 2023