Questa mattina siamo tornati a festeggiare il 25 aprile come da tradizione, tutti insieme. Riposto di seguito il mio intervento con le bellissime fotografie di Gancarlo Bolamperti.
Buongiorno a tutti.
Ringrazio i tanti partecipanti che sono qui accanto a me in questo 25 aprile, Anniversario della Liberazione.
Ringrazio le Associazioni combattentistiche e d'Arma per la loro presenza, la Banda filarmonica che ci accompagna e tutte le autorità presenti. Un particolare ringraziamento anche all nostra partigiana "Nini", Costanza Arbeja, che, pur non essendo presente per altri impegni istituzionali, ha avuto un pensiero floreale da depositare al monumento.
Un anno fa, in questo giorno, terminai il mio intervento, proprio qui, di fronte al monumento ai caduti, con queste parole:
Oggi non vi dirò che andrà tutto bene ma vi dico che andrà come noi, con il nostro impegno e la nostra determinazione, faremo in modo che vada.
Bene, ad un anno di distanza posso dire che il nostro impegno e la nostra determinazione hanno fatto la differenza e ci hanno permesso di festeggiare questo 25 aprile con uno spirito nuovo, diverso da quello dei due anni appena passati.
Questo 77° Anniversario della Liberazione segna, oltre ad una memoria collettiva, un traguardo importante nella lotta al COVID19: tra pochi giorni cadranno molte restrizioni compresa quella di indossare la mascherina e questo traguardo è il frutto di quello che abbiamo saputo fare in questi lunghi mesi di pandemia.
Il numero dei contagiati è sceso, le ospedalizzazioni diminuiscono come anche i decessi: possiamo dunque guardare al domani con ottimismo pur consapevoli che il lavoro di ricostruzione della nostra società e della nostra economia sarà lungo.
Ringrazio quindi tutti coloro che si sono spesi, ad Oleggio, per contrastare la pandemia: i medici che hanno sostenuto uno sforzo davvero incredibile, la CRI, l'AIB, i Carabinieri in Congedo, i volontari dei VVF, gli Alpini e tutte la Associazioni di Volontariato oleggesi che hanno dato la propria disponibilità ad aiutare il prossimo: sono loro i nostri combattenti che con armi molto diverse da quelle dei partigiani hanno comunque liberato la nostra società da un nemico che ha sconvolto le nostre vite.
Ringrazio, oggi, anche tutti i Sindaci d'Italia che come me hanno affrontato mesi drammatici e che di fronte alle difficoltà non sono indietreggiati ma anzi hanno intensificato gli sforzi per essere di aiuto, di supporto e a volte anche di conforto.
Ringrazio tutti i miei collaboratori, gli assessori, i consiglieri e i dipendenti del Comuni di Oleggio il cui impegno non è mai mancato nemmeno nei momenti più bui.
I parallelismi con la resistenza sono molti; possiamo dire che anche noi abbiamo vissuto la nostra resistenza, abbiamo combattuto e, spero tra pochi mesi, vinto questa battaglia, la battaglia del nostro tempo.
Per questo dobbiamo sentirci ancora più vicini e rinnovare il ricordo di chi, negli anni difficili della Seconda guerra mondiale, ha saputo combattere per donarci la libertà che oggi festeggiamo. Libertà che è costata il sacrificio di tante vite che hanno combattuto la battaglia più difficile ma anche la più bella: quella per la libertà. La libertà che oggi, in tante parti del mondo, anche vicino a noi e mi riferisco all'Ucraina, è negata a causa di chi ritiene di poterla sopprimere con la violenza. Bene, posso essere certo che alla fine la libertà trionferà perché ci sarà sempre qualcuno disposto a combattere per essa.
Ma questo non deve e non può esimerci dal dare il nostro sostegno come altri lo hanno dato ai nostri partigiani oltre 70 anni fa. Dobbiamo accogliere i profughi e sostenerli fino a quando potranno ricongiungersi con i loro padri, nonni, fratelli che oggi combattono per il mondo che vivranno domani.
Messaggio quindi, quello del 25 aprile, più attuale che mai e chiedo a voi Associazioni di farvi carico di un compito importante: quello di insegnare i valori della resistenza alle nuove generazioni, perché il ricordo e l’esempio non vengano cancellati ma attualizzati così da meglio comprendere anche il nostro presente.
Nuove generazioni nelle quali io sono fiducioso e per questo oggi l'orazione ufficiale è affidata ad una giovane ragazza, Alma Galbusera, che ho avuto il piacere di conoscere nella scorsa riunione del Comitato 25 aprile e che rappresenta l'ANPI Ovest Ticino.
Affidiamo quindi la nostra memoria ai giovani così da preparali al domani quando spetterà a loro a fare la differenza.
Viva l'Italia, viva il 25 aprile.
IL SINDACO
Andrea Baldassini